Presentata l'iniziativa di sensibilizzazione #FERMALAVIOLENZA del Centro Antiviolenza “Aiutodonna”. Tante le forme di violenza: da quella fisica a quella psicologica, da quella economica a quella sessuale fino allo stalking. Tutti i numeri di 15 anni di attività. La presidente della Celesti: "Serve un profondo cambiamento culturale"
PISTOIA
25.11.2021 - E' stata presentata stamani nella Sala Maggiore del
palazzo di Giano, la campagna del Centro
Antiviolenza Aiutodonna della
Società
della Salute Pistoiese contro
la violenza sulle donne: una nuova campagna di sensibilizzazione per
far conoscere e prevenire il fenomeno della violenza di genere, nella
Giornata
internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne,
istituita
dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Un'iniziativa preceduta dall'incontro,
in diretta streaming, di
sensibilizzazione e prevenzione
tenuto
dalle
professioniste di Aiutodonna con le scuole pistoiesi secondarie di
secondo grado, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico
Provinciale.
Al tavolo di presidenza il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, Anna Maria Celesti, vicesindaco di Pistoia e presidente della Società della Salute Pistoiese e Donatella Giovannetti, responsabile del Centro Aiutodonna mentre fra le autorità presenti ha svolto un intervenuto il prefetto Gerlando Iorio.
“SERVE UN CAMBIAMENTO CULTURALE” - "E' con una nuova campagna di comunicazione ad hoc, più articolata ed estesa di quelle realizzate in precedenza, che vogliamo anche quest'anno tenere alta l'attenzione sul drammatico fenomeno della violenza di genere - ha spiegato Anna Maria Celesti -. Insieme al Centro Antiviolenza Aiutodonna stiamo lavorando da tempo nell'opera costante di sensibilizzazione e informazione dell'opinione pubblica. Per combattere questo piaga che continua a far registrare una casistica altissima per una società che voglia definirsi civile e moderna serve, infatti, a fianco di misure a tutela delle donne, un profondo cambiamento culturale. E' a nostro avviso soprattutto questo – ha concluso la presidente Celesti - il terreno sul quale dovranno sempre più muoversi insieme le istituzioni, i Centri antiviolenza, le associazioni e l'intera comunità".
RICONOSCERE LA VIOLENZA - La nuova campagna, dal titolo #FERMALAVIOLENZA, punta l'attenzione sulle varie forme che assume il fenomeno della violenza sulle donne, partendo dalla consapevolezza che la violenza, per poter essere prevenuta e affrontata, deve prima di tutto essere riconosciuta. Per molto tempo, infatti, l'"occhio nero" è stato il simbolo di molte campagne, compresa quella di Aiutodonna, in quanto simbolo della violenza più visibile.
TANTE FORME DI VIOLENZA - Esistono però anche altre forme di violenza, che possono essere altrettanto gravi e brutali ma che solo perché più nascoste, rischiano di non essere riconosciute e affrontate per tempo.
Ci si riferisce alla violenza psicologica, a quella economica, a quella sessuale anche all'interno di un rapporto di coppia e allo stalking.
I dati dell'Associazione Di.Re. (Donne in rete contro la violenza) riportano le percentuali di incidenza delle varie forme di violenze tra le donne che si sono rivolte ai CAV in tutta Italia (2019): psicologica 79,5%; fisica 60%; economica 35%; sessuale 15,3% e stalkig 14,7%.
I NUMERI DI 15 ANNI DI ATTIVITA' - Aiutodonna dall'anno della sua apertura, il 2006, ha risposto alle richieste di aiuto di 1.204 donne. Fra queste 589 avevano subito violenza fisica, 765 violenza psicologica, 202 violenza economica, 77 violenza sessuale e 134 erano vittime di stalking. Fra loro molte avevano subito più di un tipo di violenza.
DAR VOCE ALLE DONNE - Per la nuova campagna si è dunque pensato di “dare voce” a tutte queste donne e a tutti i tipi di violenze che subiscono prendendo “in prestito” alcune delle loro parole.
Ne è scaturita una campagna composta da 5 manifesti con frasi significative che hanno lo scopo di raggiungere le donne e far loro comprendere che esistono tanti tipi di violenza: chi si trova a vivere situazioni simili, può rivolgersi a professioniste formate in grado di ascoltare, comprendere, riconoscere il tipo di violenza che subiscono, la gravità di ciò che stanno vivendo, per individuare insieme il percorso migliore per uscirne e mettersi in sicurezza e protezione.
I
SERVIZI DEL CENTRO AIUTODONNA -
Il Centro Antiviolenza Aiutodonna della Società della Salute
Pistoiese risponde al numero telefonico 0573/21175 nei giorni di
lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì, dalle 9,00 alle 12,00 e il
martedì dalle 15,00 alle 18,00 (è attivo un servizio di segreteria
telefonica h24) ed offre supporto psicologico, percorsi per
l'autonomia, informazioni legali in rete con tutti i servizi che
operano sul territorio.