Questa sezione è dedicata agli 8 progetti finanziati alla Società della Salute Pistoiese tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sulla Missione 5 “Inclusione e coesione”, Componente 2.
Questa componente valorizza la dimensione “sociale” delle politiche sanitarie, urbanistiche, abitative, dei servizi per l’infanzia, per gli anziani, per i soggetti più vulnerabili, così come quelle della formazione, del lavoro, del sostegno alle famiglie, della sicurezza, della multiculturalità, dell’equità tra i generi.
Gli interventi previsti interessano le persone più fragili, nella loro dimensione individuale, familiare e sociale. Il fine è prevenire l’esclusione sociale intervenendo sui principali fattori di rischio individuale e collettivo e assicurare il recupero della massima autonomia delle persone.
Gli 8 progetti, di cui due presentati in partenariato con la Società della Salute Valdinievole, afferiscono a tre diverse linee di investimento.
Il progetto è finalizzato ad estendere il Programma di Intervento e Prevenzione dell’Istituzionalizzazione (P.I.P.P.I.) e ha l’obiettivo di rafforzare i servizi di assistenza sociale per sostenere la capacità genitoriale al fine di ridurre o evitare il rischio di allontanamento dei bambini e adolescenti dal proprio nucleo familiare.
Il progetto è presentato dalla Società della Salute Pistoiese (ente capofila) congiuntamente con la Società della Salute della Valdinievole. I rapporti tra i due enti sono disciplinati da convenzione in base all’art.15 della l.241/90.
Il progetto si pone come obiettivo quello di ampliare e rafforzare la rete dei servizi territoriali, attraverso una presa in carico multidimensionale e integrata che garantisce la permanenza dell’anziano a domicilio e prevenzione dell’istituzionalizzazione.
È prevista inoltre la realizzazione di investimenti strutturali e infrastrutturali finalizzati alla prevenzione della precoce istituzionalizzazione attraverso la messa a disposizione sia sul territorio della zona Pistoiese che della zona Valdinievole di appartamenti destinati ad anziani fragili, per conseguire e mantenere una vita autonoma e indipendente dell’anziano.
Il progetto intende consolidare e rafforzare l’equipe multidisciplinare a sostegno della salute e del benessere della persona, garantendo un approccio multidisciplinare di pianificazione della dimissione ospedaliera. La “presa in carico” della persona e la definizione di un “Progetto di assistenza individuale” è fondamentale per garantire una piena possibilità di rientro presso il domicilio e favorire una continuità assistenziale adeguata delle persone fragili e con perdita progressiva di autonomia. Con il rafforzamento dei percorsi socio-assistenziali a domicilio (Oss, Adb, telesoccorso, pasti a domicilio) si contribuisce a ridurre il numero di ricoveri reiterati presso i presidi ospedalieri, decongestionando i Pronto Soccorso liberando risorse economiche, professionali e strumentali. L’assistenza domiciliare avrà particolare attenzione alla figura del caregiver il quale verrà supportato nella cura e nell’assistenza e nell’educazione all’utilizzo di eventuali ausili, facendogli acquisire le competenze necessarie per una buona gestione domiciliare.
Il target dei beneficiari è rappresentato da persone anziane non autosufficienti e/o in condizioni di fragilità o persone infrasessantacinquenni ad esse assimilabili e persone senza dimora o in condizione di precarietà abitativa.
Per i dettagli su questa progettualità si rimanda al sito della Società della Salute Valdinievole in quanto soggetto capofila https://www.sdsvaldinievole.it/progetti-2/pnrr/pnrr-missione-5/pnrr-missione-5-linea-dintervento-1-1/linea-dintervento-1-1-4-prevenzione-del-fenomeno-del-burn-out-tra-gli-operatori-sociali/
Il progetto, in coerenza con le Linee guida sulla vita indipendente e la L.112/2016, promuove l’autonomia delle persone con disabilità garantendone la partecipazione attiva al progetto individualizzato e alle fasi successive di monitoraggio e valutazione, favorendone l’inclusione sociale e prevenendo forme di istituzionalizzazione.
Il progetto prevede il raccordo con l’UVMD (Unità di Valutazione Multiprofessionale Disabili) e l’integrazione con gli altri interventi presenti sul territorio (es Vita indipendente, Dopo di noi, Progetto inclusione lavorativa), entrando a far parte della rete dei servizi a supporto della disabilità.
È prevista l’individuazione e la riqualificazione di appartamenti di proprietà pubblica in gestione alla Società Pistoiese Edilizia Sociale ’Azienda da dedicare a gruppi appartamento che avranno a disposizione degli spazi abitativi organizzati in moduli/unità distinti che permettano il co-housing di un minimo di 2 e un massimo di 6 persone.
Il progetto ha l’obiettivo di creare un sistema di accoglienza per le persone e i nuclei in condizioni di elevata marginalità sociale per le quali si attiva un percorso di autonomia attraverso un progetto personalizzato all’interno delle strutture di accoglienza stesse. Alla soluzione alloggiativa, viene affiancato un progetto personalizzato, volto al superamento dell’emergenza, con l’obiettivo di favorire percorsi di autonomia e rafforzamento delle risorse personali.
Per le soluzioni alloggiative si prevede di ristrutturare un immobile di proprietà pubblica per la realizzazione di: n.1 housing first/led, n.1 housing temporaneo e di n. 1 per dimissioni protette senza dimora per un totale di 12 posti.
Il progetto si pone come obiettivo principale il rafforzamento dei servizi di contrasto alla grave marginalità adulta e la creazione di una rete coordinata di interventi in modo da favorire l’effettiva esigibilità dei diritti universali e l’accessibilità ai servizi soprattutto per le persone in situazione di maggior svantaggio e/o senza dimora.
Il progetto prevede l’apertura di un centro servizi, in un luogo facilmente accessibile e integrato nel contesto cittadino, con l’obiettivo di creare un punto unitario di accoglienza, accesso e fornitura di servizi, per garantire una presa in carico multiprofessionale ed un percorso partecipato di inclusione socio-lavorativa alle persone o alle famiglie che si trovino o rischino di trovarsi in condizioni di grave deprivazione.